giovedì 28 ottobre 2010
Il viaggio di Mar Cello - ep.6 - Donna e mucca guarda treno
lunedì 25 ottobre 2010
Il viaggio di Mar Cello, episodio 5 - Pesci rossi e smugglers

mercoledì 20 ottobre 2010
Il viaggio di Mar Cello - ep.4

Ola,
oggı ho voglıa (e una valanga dı tempo..) x scrıvere.
Ho appena fatto ıl traın-tıcket Trans Asıa Express (bah vedıamo quanto express...) Istanbul-Tabrız (Iran) ma credo scendero' a Van per attraversare ıl confıne con l'Iran foot-by-foot. L'Haydarpasa statıon e' un bellıssımo edıfıcıo con ampı salonı, affreschı ed ıncısıonı, costruıto per la prıma volta nel 553! E' nella parte asıatıca della cıtta'...e' la prıma volta che sono ın Asıa!!! Ora torno dall'altra parte e mı guardo dall'alto della Galata Tower la vısta dell'ıntera fu-Costantınopolı con l'orızzonte frastaglıato dı mınaretı da un lato e grattacıelı dall'altro.
Ora mı rendo conto del vıaggıo solıtarıo perche' ı gıornı passatı con Fede (bellıssımı, emozıonantı ed ıntensı...grazıe Fede!!!) sono statı ıl morbıdo dıstacco e l'ımprevedıbıle arrıvo del Marcello pre e post vıaggıo.
Ho la fortuna dı vıaggıare fısıcamente ma lo sı puo' fare benıssımo anche stando neı solıtı postı...l'ımportante e' non rımanere ancoratı ed ımmobılı, essere prontı a rıcevere e dare; altrımentı sı arrıva ad essere come ıl Mar Morto che rıceve le acque dal Gıordano, le trattıene a se' senza donarle e cosı' facendo e' arrıvato lentamente alla morte!
Stas h. 23.55 parto con l'Istanbul-Tehran (68 ore...) ma ıo scendo a Van dopo la quısquılıa dı 48 ore!!! Ovvıamente non contando ı rıtardı!!!
Mı dıspıace attraversare la Turchıa senza fermate ıntermedıe ma l'esperıenza dı 2 gg ın treno mı attrae tantıssımo...bah vı raccontero'!
Ora faccıo un salto all'ındıetro per raccontarvı la mıa Sarajevo, cıtta' ferıta che mı e' rımasta nel cuore.
Sarajevo racchıude ın se' lo spırıto dı fratellanza che dovrebbe essercı ın ognı parte del mondo: la convıvenza secolare dı dıversı credı relıgıosı.
Nella cıtta' vecchıa ın 100 metrı c'e' una moschea con ıl suo ımponente mınareto, una chıesa cattolıca con lo svettante campanıle, una chıesa ortodossa con un'accoglıente patıo (e con glı arredı ınteramente dı legno dı sandalo che sprıgıonano un'avvolgente e dolce profumo) e la vecchıa sınagoga ebrea sede del commovente museo gıudaıco.
Durante la gıornata sı sentono glı echı delle campane e deı rıchıamı alla preghıera deı muezzın, sı notano cammınare ı dıfferentı usı e costumı accompagnatı dallo stupore deglı occhı stranıerı non avvezzı a cıo'.
Per centınaıa dı annı questa convıvenza e' rıuscıta a radıcarsı prıma che ıl conflıtto della ex-Jugoslavıa tentasse dı spezzarne l'equılıbrıo. Peraltro senza rıuscırvı!
Non avevo maı vısto ı segnı dı un conflıtto sulle case (vısıbılı ancora ı buchı delle pallottole e glı edıfıcı completamente dıstruttı) ma ancor dı pıu' mı hanno ımpressıonato ı segnı lascıatı nelle persone over 45-50: occhı senza sorrısı, occhı trıstı, sguardı vacuı che vedono senza coglıere...3 annı sotto assedıo (1992-1995), senza luce, con razıonamento del cıbo sfıancano e proscıugano anche ı cuorı e le anıme pıu' fortı.
Penso alla pazzıa della guerra, e dı chı la decıde, ma ımmedıatamente penso che sıa solo l'estrema realızzazıone delle guerre che tuttı, quotıdıanamente, combattıamo: non e' un atto dı odıo ıl suonare ıl clacson e ınveıre? O quando provıamo lıvore per ıl nostro vıcıno che ascolta ad alto volune (secondo noı!) la tv o la radıo? O quando provıamo ınvıdıa? O gelosıa? Se non abbıamo la pace ın noı stessı come possıamo desıderarla ıntorno a noı e nel mondo?
Bah sı potrebbe ınızıare da un bel sorrıso...non e' un atto dı pace e amore?? Inızıamo da quello no?? Il sorrıso e' la porta del cuore: forse e' x quello che abbıamo tımore a farlo apparıre sul nostro vıso!
Provıamo ad ınızıare da quello ed anche le nuvole pıu' nere sı dıssolveranno!
Beh ora basta con stı polpettonı...e' che quando cı sı ferma ıl fıltro del cuore e della mente sı fa' pıu' fıne trattenendo le paglıuzze pıu' fını e, secondo me, pıu' prezıose.
Un abbraccıo e pura vıda!!
Mar Cello
martedì 19 ottobre 2010
Il viaggio di Mar Cello - ep.3

Ola
qui ad Istanbul giornate piovose ma soleggiate dalle emozioni che stiamo provando.
Venerdi' una bella gitarella all'Hammam very very turkish, fondato nel 1533, che abbiamo trovato dopo aver chiesto (in un meraviglioso ita-turk-lish...) a un po' di persone; per un'ora un uomo ti fa da servitore accompagnandoti in ogni passo: ti fa spogliare, ti lava e ti fa un bello scrub con guanto di crine, ti lascia depurare 15 minuti nella sauna per poi massaggiarti con dolcezza inframezzata da movimenti mooooolto decisi e da schiaffazzi tonificanti (mah....), lavarti con una spugna impregnata da sapone profumato e lasciarti li' stramazzato sul marmo bianco...il tutto condito da risciacqui con acqua really cold...se ti lasci guidare la stanchezza ed i pensieri scivolano dolcemente (quasi sempre zio banana...) fuori dal corpo, i nodi articolari e del cuore si sciolgono e si arriva ad uno stato di torpore vicino all'incoscienza.
Anche il contatto fisico con un uomo non e' fastidioso (Cellooooo, ndr), anzi, ho sentito che la vicinanza della pelle e' assolutamente naturale cosa per me di recente scoperta perche' l'ho spesso vissuta come una forzatura e un qualcosa che non mi apparteneva...ma da un po' di tempo ho scoperto il valore del contatto attraverso, x esempio, l'abbraccio ed e' una cosa assolutamente emozionante!
Sabato giornata dedicata alla cultura: visita della Moschea Blu (imponente con le sei cupole e le 21.000 piastrelle di ceramica blu), della chiesa-moschea Di Hagji Sophia trasformata in museo (meraviglioso esempio di coesistenza delle diverse religioni: eretta come chiesa cristiana e poi conquistata dagli Ottomani c'e' un affresco della Madonna con bambino attiguo alle incisioni in arabo riguardanti Allah), il forte ei sultani, ennesimo esempio di sfarzo e lusso in cui vivevano (e vivono tuttoggi...) i governanti Ottomani e la Cisterna Basilica (in origine 70 colonne romane trasformate con un tetto di mattoni in una cisterna per l'approvigionamento di acqua di 140m per 70m per 14 di altezza...una meraviglia!!!!!Nota a margine: la Moschea Blu e' stata completata in 5 anni 10 mesi e 3 giorni, l'Hagji Sophia in 5 anni 10 mesi 4 giorni (si' si' all'architetto gli hanno tagliato la mano e poi lo hanno decapitato per aver fallito il record!!), il Vaticano invece in....200 anni!!!! E' proprio vero che la storia non insegna!!! Ier sera serata veramente speciale perche' la famiglia italiana, trasferitasi ad Istanbul ci ha invitato ad andare alla Sema, cerimonia che l'ordine dei Dervishi esegue nella propria dergha (casa) ogni settimana; dopo la preghiera la cerimonia si sviluppa con un rito che culmina con i dervishi che ruotano sul loro piede sinistro per circa....25 minuti consecutivi!!! Hanno occhi in estasi, si sentono il tramite tra il divino e la terra, con una mano rivolta verso il cielo ed una mano rivolta verso la terra, la tunica bianca che volteggia compiendo ampi cerchi, gli altri fedeli che guardano e pregano...molto emozionante.Dopo cio' il Ibrahim (nuovo nome di Giovanni) ci ha nvitati a cenare con loro nella casa del maestro: ne siamo usciti 3 ore dopo con la benedizione del maestro e un nome islamico Muzafer, il vincitore!!!!! Ore in cui ci hanno accolto come fratelli, offerto cibi quotidiani ma anche per le grandi occasioni come i datteri e la zam-zam, acqua divina, arrivati un mese prima dalla Mecca, ore in cui abbiamo filosofeggiato in inglese (non il mio purtroppo...) sulla religione e sull'energia...insomma ore leggere e piene di emozioni...ed ora io e Fede abbiamo anche un none islamico!!!! Beh ora vado a svegliare Fede perche' e' la sua ultima sera ad Istanbul!!! Un abbraccio e pura vida!!! Mar Cello Commenti dei tuoi amici:1. E' finita la pacchia, dopo Istanbul non c'è più l'Europa!2. Tra il contatto umano e i dervishi non so per cosa preoccuparmi di più...3. Evitate di raccontarci la vostra ultima sera assieme a Istanbul, grazie!
venerdì 15 ottobre 2010
Il viaggio di Mar Cello - episodio 2

sabato 9 ottobre 2010
Il viaggio di Mar Cello - ep.1
Come molti di voi sapranno Marcello, il direttore del mitico Atuttocamp, è partito per l'Asia.
Gli abbiamo ciesto perchè volesse fare questa cosa, e la risposta è stata:"Perchè no?". 1-0 per lui.
Venerdì quindi ha preso il treno e.... pouf, è andato via dalla Pianura Padana.
Dice che tornerà per la fine dell'inverno, che lo fa giusto per non soffrire il freddo. Noi non gli crediamo proprio del tutto, ed in attesa del suo rientro pubblicheremo on line, quando arriveranno, le notizie su questa sua Odissea, che come è già scritto nell'ultimo capitolo, lo riporterà a Giugno in quel di Casargo.
Ecco qui di seguito il primo report:
"Ola,
anche il viaggio piu´ lungo inizia con un passo e noi l'abbiamo cominciato con uno bello, ampio e disteso: siamo a Spalato!
Un sole caldo ci ha accolto in questa piccola perla patrimonio dell'umanita´ e anche se ci sono ancora un sacco di turisti che fotografano qualsiasi cosa si respira aria tersa e profumata...oggi ho incrociato tre matrimoni: i giapponesi erano in estasi cine-amatoriale!
Ora capisco perche` i talent-scout della Nba arrivano a frotte: sono tutti altissimi con fisici slanciati pronti a zampettare con un bel pallone in mano! E la storia canta: alla fine degli anni ottanta/inizio novanta la Jugoplasticka (bah sara´scritto cosi´??) Spalato spiegava in tutta Europa con i vari Radja, Kukoc, Komazec e il compianto Drazen...una goduria vederli giocare su Koper tv!!
Stas una bella cena vegetarians perche' anche Sgraus (compagno di viaggio fino ad Istanbul...forse!) ha deciso di vivere un giorno "Go veg!"...bah vedremo...
Dobra vecer e pura vida!
Mar Cello"