giovedì 28 ottobre 2010

Il viaggio di Mar Cello - ep.6 - Donna e mucca guarda treno

Ola, sono ad Esfahan, bellissima citta' dell'Iran centrale; viali alberati, giardini e parchi ovunque e lungo il fiume Zayandeh dove le coppie si trovano per trascorrere ore libere da sguardi severi, la bellissima Imam Square racchiusa da suggestivi portici e dominata dall'antica Imam Mosque. Esfahan e' definita per la sua bellezza la "meta' del mondo" perche' porta visibili gli stili architettonici dei dominatori che negli ultimi 1000 si sono succeduti: la ricercatezza safavida con ad es. le stalattiti in marmo, la spregiudicatezza mongola con colori forti e linee ricercate e la semplicita' selgiuchida con linee geometriche e colori tenui. Forse oggi riesco a mandarvi delle foto...le foto..rapporto strano con la macchina fotografica: o me la scordo in tasca (pesci rossi???) o penso sempre di non riuscire ad utilizzarla al meglio e quindi rimane in tasca! Ancor di piu' in questo viaggio in cui sono piu' interessato dai visi che dai monumenti; beh comunque a tutti quelli che ho impresso nella macchina ho chiesto il permesso ma il piu' delle volte ho tenuto a freno l'indice. Alcune tribu' indigene del Borneo credono che la fotografia rubi l'anima dell'uomo ritratto in essa...ecco a me sembra di rubare un qualcosa di intimo, personale, privato; mi sembra di entrare in casa di uno sconosciuto e fiondarmi nella sua camera da letto o di leggere i post-it vicino alle chiavi della macchina...e allora preferisco, consapevolmente abbassare e alzare le palpebre per fermare l'attimo dentro di me...non rubo, prendo in prestito, perche' quel momento, grazie al tempo, verra' deformato dalla mia memoria e rimarra' solo come una sensazione. Ogni tanto rimango sorpreso nel vedere che la maggior parte degli uomini porta la giacca a prescindere del lavoro che sta svolgendo; e il portamento e' sempre distinto, fiero, elegante; ora inizio a capire perche' il nome Iran, dal persiano Eran, derivi dal termine Aryan, "la terra dei nobili"; tale termine venne usato per la prima volta nel 1000 a.c. Uomini e donne quindi. Mi sto facendo un'idea del mondo-donna parlando con entrambi i sessi. Negli ultimi anni c'e' stata una stretta "tradizionalista" con regole piu' ferree per usi e costumi e le donne hanno avuto le maggiori restrizioni; taluni dicono che questo giro di vite sia stato fatto appositamente per distogliere l'attenzione dai veri problemi del paese come economia e disoccupazione.. Ma la voglia di emancipazione e' forte come ad esempio nell'abbigliamento; le donne piu' anziane sono le piu' tradizionaliste: il chador nero copre la cuffia nera lasciando visibili solo gli occhi (in molti casi solo un occhio), le scarpe nere e le mani nascoste sotto lo chador; piu' l'eta' si abbassa piu' il chador si accorcia seguendo le forme naturali del corpo, la cuffia lascia spazio ai capelli (magari tinti di un giallo brillante..) per arrivare alle piu' giovani che vestono all'occidentale con solo la cuffia; i colori cambiano perche' si passa dal nero piu' severo ai colori pastello fino a colori vivaci e sgargianti e il viso viene adornato da trucchi velati o pacchiani. Uomini e donne sono divisi sempre come ad esempio sui mezzi pubblici dove le donne hanno la parte posteriore riservata e "recintata" da una balaustra; nei minibus quando sale una donna e i posti sono solo vicino ad uomini c'e' un continuo scambio di posti per farla sedere vicino ad un'altra donna perche' una donna puo' stare seduta solo vicino ad un uomo se e' suo parente. I piu' giovani mi raccontano che per le coppie e' preferibile incontrarsi solo in pubblico come nei giardini, nei parchi, nei cinema; in bus Mehti mi raccontava che per festeggiare l'entrata all'universita' ha organizzato un party con ragazze e addirittura con dell'alcool..me lo bisbigliava all'orecchio timoroso di essere udito...molte ragazze mi hanno raccontato di sperare di sposare un uomo capace di amarle facendole vivere libere di lavorare ed uscire con le amiche...insomma una vita normale! In tutto cio' gli occhi hanno una parte fondamentale negli approcci: vedi che si muovono veloci, irriverenti, carichi di tutto cio' che la bocca e il corpo non possono esprimere! Qualcuno mi chiede "Ma cosa fai tutto il giorno? E tutto solo?" beh ora vi racconto la giornata di ieri. Arrivato verso le 8.30 dal viaggio notturno Tabriz-Esfahan, entro al Kabir Amir Hostel e per 5,50 eurici a notte prendo un letto nel dormitory; per capirci prendete camera vostra svuotatela di tutto e metteteci sul perimetro 5 letti, aggiungete un lavabo, un attaccapanni e un tavolino per 2...benvenuti al Kabir Amir! Entro in camera e dentro trovo una americano, un tedesco e un russo (non e' una barzelletta!) che mi salutano ed iniziamo a parlarmi troppo velocemente per il livello del mio inglese e per il livello di rinco in cui sono...io vado in modalita' "mucca guarda treno" ma dopo 30" mi siedo sul letto e riesco a profferire "Hi!" e inizio a parlare con molte difficolta': il tedesco e' affamato di cio' che dice perche' si mangia una lettera ogni due, l'ammerigano va speditissimo e con tipo 10 chewing-gum in bocca e il russo sembra l'emigrato in "Bianco, rosso e Verdone" che bofonchia e grugnisce...vabbe'... Esco e giro per la citta' per 2-3 ore, aspettando l'apertura di una moschea, parlando con questo e quello e fermandomi a mangiare in una chaikhaner (casa del the) una zuppa vegetariana: il tipo me la porta con tanta bella carne dentro, gli dico che non e' veg e il genio mi riporta la stessa, uguale uguale, senza carne...non riescono a capacitarsi perche' uno non debba mangiare carne! Mi chiedono sempre se sono malato! Esco (sono le 14,30) e mi rilasso in un bel giardino scrivendo sul diario, leggendo e studiando come proseguire il viaggio. Torno in hostel, dormo un'oretta e son gia' le sei. Vado in un posto dove si esercitano nello Zurkaneh, antica pratica sportiva-teatrale-religiosa, mi spiegano il tutto ma sento puzza di posto per turistoni e quindi me ne vado... Seduto in Imam Square parlo con due simpatici studenti e poi trovo un ottimo piatto veg in un tipico ristorante: uno stufato di melanzane con cipolla, aceto accompagnato da pane stile nostra focaccia genovese (+ o -) e come bevanda l'ayran, yogurt acido allungato con acqua speziato con cumino. Dopo un paio d'ore torno in hostel e svengo dal sonno perche' la giornata e' stata bella piena e son gia' le 23! Non trovate sia un lavoro duro??? Occhei occhei non lo dico piu'!! Stanotte sono arrivati un cinese (con la guida lonely planet...ma fotocopiata!!! Un asso!!!!) e due irlandesi che hanno iniziato ad agosto il giro del mondo da completarsi in 10 mesi...dimenticavo: sono in bicicletta!!!! Mi hanno dato una bella dritta sulla possibilita' di arrivare in India partendo da Dubai o Abu Dahbi (Simooooo!)...vedro' cosa fare.... Domattina sveglia ore 6 e viaggio verso Shiraz...solo 7 ore...una passeggiata!!! Un abbraccio e pura vida!!! P.s1: se volete che aggiunga qualche contatto nella mailing-list scrivetemelo e se volete scrivermi fatelo perche' prima o poi rispondo! P.s: in allegato qualche foto qua e la'...

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