martedì 2 novembre 2010

English lesson e famiglia Kharmandi..ma tutto e' soggettivo!

Ola,

sono arrivato nel mezzo dei due deserti iraniani, Dasht-e Kavir e Dasht-e Lur, a Yazd, citta' caratterizzata dalle case di fango e fieno color biscotto e dalle Badgir, Torri del Vento, sistema di condizionamento ante-litteram.

Dopo un periodo intenso e vivace, dopo i km mangiati con avidita' e le ore saltellanti, dopo l'inebrio dei rispolverati sensi, sento che il deserto e questo accogliente hotel (www.silkroadhotel.ir; web-cam puntata sulla zona comune...magari mi vedrete!) possano essere come il riflusso nel mare: l'onda si ritira, l'acqua diviene piu' cristallina e si ha il tempo per vedere cosa e' rimasto prima che una nuova onda arrivi ineluttabile.

Giorni fa vi avevo lasciato ad Esfahan e da li' riparto per raccontarvi un paio di frammenti del puzzle.

In mattinata conosco Sabaghan, simpatico 22enne insegnante di inglese, che mi invita a visitare l'istituto privato in cui lavora. Ed io non perdo l'occasione!

La sera vado e vengo accolto stranamente...come una star!

Il manager mi porta nelle varie classi (dove vengo assalito dai ragazzini!) finendo il "tour" (ah ah ah!!) nella sala professori: 3 ore in cui ho risposto alle mille domande e alle piu' svariate curiosita' e posato per decine di foto...un delirio!!!

Beh anche io ho fatto un sacco di domande: i ragazzi mi hanno raccontato i loro sogni, le loro paure e cio' che piu' vorrebbero: essere liberi di scegliersi il proprio futuro.

I professori mi raccontano che si sono costruiti un proprio equilibrio e faticosamente risparmiano per poter almeno viaggiare per qualche giorno (e gli uomini) sperando di vincere alla lotteria una green-card per gli Stati Uniti...le donne sarcasticamente rimarcano che tutto, in Iran, e' pensato solo per gli uomini! Anche la fortuna!

Un denominatore comune di tutte le chiaccherate: le persone non sopportano di essere considerate terroriste a causa della dubbia condotta politica dell'elite del paese completamente nelle mani dei capi religiosi; il presidente (il vituperato Ahmadineyad) e il parlamento sono burattini nelle mani della "Guida Suprema" (dal 1989, dopo la morte di Khomeini, Ali' Khamenei) e del "Consiglio dei Guardiani", 12 capi religiosi che, come se non bastasse loro il potere legislativo ed esecutivo, si avvalgono di una specie di polizia parallela (ma molto piu' influente di quella ufficiale..) formata dai basiji (volontari), i Pasdaran e i Sepah; questi due gruppi sono retaggio della guerra, dal 1980 al 1988, contro l'Iraq che qui e' ancora ricordata con mega-cartelloni e murales effigianti i martiri caduti per la patria.

Si puo' comprendere la volonta' con cui le persone "comuni" rivendichino il fatto di voler essere considerate semplici esseri umani come ogni altro di questo pianeta!

Il giorno successivo all'English lesson arrivo a Shiraz (un tempo famosa per il vino), gironzolo per la citta' ammirando la "Moschea del Martire", gioiello del 1200 d.c. internamente rivestito da un mosaico di decine di migliaia di piccoli frammenti di specchi; un effetto allucinogeno amplificato dal forte profumo di cera usata per far risplendere i marmi...un aiutino per avvicinarsi a Dio!

La sera contatto la famiglia Khorsandi conosciuta durante la tratta ferroviaria Istanbul-Tehran...e da li' inizia il delirio!

2 giorni trascorsi con la loro immensa ospitalita': ogni 10' "You feel good?", "Ok mister Marcello?", "Are you tired?"...uno dei figli, Morzena', mi lascia camera sua per la notte...il pellegrinaggio di amici e parenti per avere l'onore (....) di conoscermi...le mille foto che mi ritraggono anche quando mi soffio il naso...il fatto di non riuscire a pagare neanche la cartolina da spedire in Italia...il sacchetto per il pranzo in bus verso Yazd con cibo per almeno 6 persone...in-cre-di-bi-le!!!

Ma ora: pensate al cibo che piu' vi piace e iniziate a mangiarne, e ancora e poi ancora e ancora e quando siete satolli ve ne portano ancora...non essendo avvezzo a questa ineguagliabile e meravigliosa ospitalita' vedevo il pulman per Yazd come un miraggio...ok a spizzichi e bocconi ma una full-immersion, per me, e' veramente faticosa!!!!

Shiraz e' meta di pellegrinaggio poiche' vi sono le tombe dei due poeti, del 1200, piu' importanti che ancora oggi ispirano la vita delle persone: Sa'di e Hafez.

Ho visitato quest'ultima: Hafez e' il piu' importante autore delle liriche persiane chiamate Ghazal e la sua tomba e' immersa in uno splendido giardino allietato da musiche che ne celebrano i versi…una vera oasi nel traffico!!!

Ora vi lascio con un racconto che una dolce e premurosa amica (Marins!!) mi ha spedito via mail;

questo brano suggella con l'inchiostro cio' che nella mia mente era solo un bozzolo di pensiero.

"La forza nascosta che ci chiama altrove." (ma non so l'autrice...).

Il sottotitolo prende a prestito Montesquieu “i viaggi danno grande apertura mentale: si esce dal cerchio dei pregiudizi del proprio paese e non si è disposti a farsi carico dei quelli degli stranieri”

I miei primi ricordi sono memorie di viaggio: un mare in tempesta, un orizzonte illuminato da una specie di serpente arrotolato nel suo argento che era la luna piena …..

una delle poche cose certe è che viaggiando si allunga il tempo: non c’è cosa che restringa lo spazio vitale come la ripetizione dei gesti, delle abitudini.

Il tempo delle abitudini appare eterno,ma nel ricordo ha la durata di un attimo.

Il tempo delle diversità, dei pericoli, del nuovo e dell’inaspettato appare al contrario breve e fuggevole. Ma visto di spalle si allunga all’infinito.

La contrazione è data dalla ripetizione e dalla mancanza di sorprese, buone o cattive che siano.

La dilatazione esplode dalle sorprese inattese, dagli incontri imprevisti, anche, perché no,dalla paura del futuro e dei suoi trabocchetti.

Io che non tengo un diario quando sto nella mia casa di Roma, appena mi metto a viaggiare sento il bisogno di fermare sulla carta i pensieri che scappano, chiudendoli in quel progetto di memoria che ogni scrittura porta con sé.

C’è qualcosa di assurdo e presuntuoso nel voler violare i segreti che non si fanno violare, nello scavare i misteri che stentano ad accoglierti, nell’attingere ad acque dal sapore d’altro.

Ma questa insensatezza è propria dell’Amore, con la sua gratuità,, la sua necessità, il suo disinteresse.

Un abbraccio e grazie per il vostro affetto fatto di ciao, poesie, sto bene e tu?, racconti, baci, suggestioni, ed emozioni dell'assenza!

E siempre pura vida!!!

Mar Cello

P.s: quando son partito molto scetticismo per la mia scelta incosciente ma qui in hotel ho conosciuto una famiglia, con due bimbi di 1 e 4 anni, (il sito in inglese con foto e itinerario www.cristianivan.de) che sta viaggiando per il modo da tre mesi e un'altra che lo sta facendo da non ricordo da quanto tempo (www.amerikando.com) la serie tutto e' soggettivo!!!

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.