lunedì 22 novembre 2010

Tiruvannamalai, inglese e go-veg

Ola,

con un salto tripo modalita' Tania Cagnotto, da Dubai sono arrivato a Chennai (la fu Madras) nella parte sud-est dell'India.

Il viaggio e' stato veramente "fly Emirates": 130 eurici per una comodissima poltrona, uno schermo da cui scegliere un film, video, giochi, tv e cibi prefabbricati ma almeno non plasticosi...insomma 4 ore volate!

La prima sensazione appena sbarcato e' stata inaspettata; abituato ad accorgemi del nuovo paese solo dalla diversa moneta e dal diverso idioma, l'aereo mi ha risvegliato una sensazione gia' provata in altri non-luoghi quali sono gli aereoporti: cosa ci sara' la' fuori? Saranno molto differenti gli odori-sapori-paesaggi-suoni da quelli di cui sono impregnato ora?

Insomma quello sfrigolio allo stomaco, quella vibrazione mista tra la "curiosita'-stupore-bah..." del nuovo e la "e' ora di cambiare-familiarita'-sicurezza" del vecchio che precede spesso l'ingresso ad una qualsivoglia stanza del mondo mai esplorata prima.

Sensazione che viaggiano via terra non percepisci perche' al confine ci sei arrivato con le tue gambe e il cambiamento fisico e' solo poche decine di metri...mooolto meglio!!!

La prima impressione del sub-continente indiano e' stata quella che mi attendevo: sporcizia, colori sgargianti, stupore, rumore, umidita' ed intrigo; e con la coda del monsone che bagna i pensieri e trasforma in veri e propri laghi le strade cittadine!

Sfogliando i quotidiani leggo pagine di annunci matrimoniali divisi per lingua di appartenenza quali urdu, marathi, tamil ecc. ecc. (in India ci sono 16 lingue riconosciute e migliaia di dialetti); nulla di nuovo ma alcuni aspetti mi incuriosiscono: la maggioranza delle persone rende pubblico il salario mensile, qualcuno descrive l'influenza che la propria famiglia puo' utilizzare in societa' e molti scrivono che la casta non e' un ostacolo; forse l'inizio del distacco dalle vecchie modalita' pre-matrimoniali ma sottolineando il fatto che i soldi sono fondamentali; il tutto considerando che per ogni decisione importante si chiede consulto o ad un sacerdote, o ad una divinita'...il vecchio e il nuovo che si incrociano!

Nelle 16 lingue ufficiali c'e' anche l'inglese che in teoria dovrebbe accomunare tutti; e' parlato da tutti ma e' veramente incomprensibile (tipo quello di Alberto Sordi in "Un americano a Roma"...) ed in piu' sono tutti convinti di parlarlo correttamente cosicche' quando chiedo di ripetere si scocciano subito...e allora io rispondo in milanese! 1-1 e palla al centro!

La cosa simpatica a cui mi sto abituando e' il fatto che quando faccio una domanda o una considerazione la persona a me di fronte inizia a muovere la testa come se stesse shakerando un bel cocktail tra i lobi orbitali!

E il movimento puo' voler dire si', no, mah chi lo sa, a mio fratello piace il gelato alla vaniglia, ho un alluce valgo...insomma tutto! E quando chiedi le indicazioni per una strada e' uno spasso!

Mi sono appena mangiato un bel thali per 60 rupie (1 eurico).

Questo piatto viene servito su una foglia di banano ed e' composto da un piatto di riso, purea di lenticchie e fagioli, rasam (brodo vegetale al tamarindo), chutney (salsa con frutta e spezie) e curd (yogurt acido) che io utilizzo per stemperare il piccante degli altri alimenti.

Si prende il riso con la mano destra (anche qui la sinistra e' impura per lo stesso motivo dei paesi islamici), si fanno delle palline intrise delle varie cosine buone e le si mangia...devo fare pratica perche' a fine pasto la mia mano e' coperta di riso e la mia bocca e' in modalita' bimbo di 3 anni!

Il thali l'ho mangiato a Tiruvannamalai, citta' a ca 250 km a sud-ovest di Chennai che ho scelto per vedere uno dei piu' grandi templi hindu, l'Arunachaleswar Temple.

Son capitato in questo gioiellino incastonato tra rotondeggianti colline nel primo giorno del "Khartagai Deepam Festival", una festa che dura 10 gg in onore di Shiva.

Ieri, in occasione del primo giorno, dopo il tramonto c'e' stata l'accensione della fiamma che rappresenta la lingam (striscia di fuoco) una delle forme in cui appare Shiva: sulla cima della collina che domina Tiru e' stato acceso un enorme stoppino alto 30 metri alimentato da migliaia di litri di olio che brucera' per tutta la durata del festival.

Questo tempio, struttura risalente al 1000 d.c, e' spettacolare perche' ha 4 gopuram (torri piramidali,), la piu' alta 64 metri, in corrispondenza di ogni punto cardinale, completamente ricoperte di sculture colorate che raccontano i grandi poemi epici hindu quali il Mahabharata e il Ramayana, in cui si raccontano le vicende di Krishna, Vishnu ecc. ecc.

Meravigliosa e' la sala delle mille colonne in cui il soffitto e' drappeggiato di ghirlande di fiori freschi dai colori bianco, verde, arancione, blu, verde e viola e da cui scendono corde ricoperte di fiori che sembrano sfolgoranti stalattiti;

sui lati decine di altari, in cui i devoti lasciano offerte quali banane, cocchi, fiori, olii profumati, che raffigurano le svariate divinita' della cosmogonia induista che si pensa siano decine di milioni! Un dio personale per ognuno!

Le piu' importanti divinita' sono Vishnu simbolicamente ritratto con 4 mani, conservatore e sostenitore, Shiva, creatore e distruttore della vita, la sua compagna Parvati, riflessiva ed accogliente, Ganesh, pasciuto e saggio con la testa d'elefante, venerato perche' e' colui che rimuove gli ostacoli. Tutte le differenti forze per creare e mantenere un perfetto equilibrio.

Di particolare importanza il rito della puja, preghiera che si svolge svariate al giorno che consiste anche nell'abluzione in grandi vasche ricolme d'acqua; i sannyasin (coloro che rinunciano alla vita materiale) semi-vestiti di arancione, i sadhu semi-nudi (asceti che dedicano la vita all'abbandono delle cose materiali ricercando la liberazione dalla reincarnazione), semplici pellegrine vestite in coloratissimi, sgargianti sari lavano i propri corpi tutti insieme al suono di mantra e di scampanellii che colmano l'aria tutt'intorno.

Diversa dalle altre religione monoteiste anche questa non eccepisce dal dare "regole" per migliorare la propria posizione dopo la morte; l'induismo promette una reincarnazione in uno stato migliore e magari in una casta superiore.

Il comportarsi bene, il rispetto per ogni forma di vita non so se ci dara' crediti per l'aldila' ma son sicuro ci permetta di vivere meglio la vita che ora abbiamo in mano!

Ultima cosa: che goduria vedere la maggiornaza dei ristoranti con l'insegna "Pure Veg"! Go-veg! Go-veg! Go-veg!

Un abbraccione e pura vida!

Mar Cello

P.s: mercoledi' volo nelle isole Andamane e finalmente un po' di mare e cazzeggio!!! Ok ok non vi arrabbiate!!!!

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